Un soffio ardente allo spirito

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

Seneca

venerdì 19 ottobre 2007

Santa Bernadette Soubirous...


Conservazione del corpo dopo il decesso.

Caso di non-decomposizione del corpo
Nome del soggetto in questione: Bernadette Soubirous (santa).
Data del decesso: 16 aprile 1879.
Età della morte: 35 anni.
Segni particolari prima del trapasso: serie impressionante di patologie e sofferenze morali.
Luogo del seppellimento: caveau, scavato nella terra, di una cappella nel giardino del convento di Saint Gildard.
Riesumazioni del cadavere:
Prima riesumazione:
Data: 1909
Rapporto dei medici: l’umidità era tale da aver distrutto gli abiti e il rosario, ma il corpo risultava intatto. Denti, unghie e capelli erano al loro posto. La pelle rimaneva elastica al tatto

"La cosa - scrissero i sanitari, confermati dai rapporti dei magistrati e dei
gendarmi presenti - non appare naturale, visto anche che altri cadaveri, sepolti nello stesso luogo, si sono dissolti e che l’organismo di Bernadette, flessibile ed elastico, non ha subito nemmeno una mummificazione che ne spieghi la conservazione"

Seconda riesumazione:
Data: 1919
Rapporto dei medici: la situazione descritta nel rapporto si presenta uguale a quella del 1909, nessun segno di dissoluzione, nessun odore sgradevole; la pelle risultava più scura rispetto a prima, ma ciò si pensò potesse essere dovuto al lavaggio del corpo avvenuto nel 1909.
Terza riesumazione:
Data: 1925
Rapporto dei medici: il corpo si presentava ancora intatto e fu quindi eseguita l’autopsia.
Rapporto dell’autopsia: gli organi interni risultavano perfettamente intatti, compreso il fegato.


Relazione relativa a questo primo caso preso in analisi:
Premetto che mi è impossibile o quanto meno difficile verificare l’autenticità dei dati raccolti: non sono riuscito a recuperare referti medici da fonti che si potessero dire sicure. Posso però mostrare due vie da seguire.
1) Il corpo è stato sottoposto a farmaci o ad altre sostanze che l’hanno preservato dalla decomposizione. Cito il caso di Rosalia Lombardo, deceduta nel dicembre del 1920 all’età di due anni, il cui corpo, trattato dal dott. Solafia, si è preservato del tutto intatto (aggiungo però che il trattamento sulla salma della bambina non è stato portato a termine). Tuttora il cadavere è custodito presso le catacombe dei cappuccini a Palermo in una normale teca di vetro. Intendo perciò affermare seguendo la prima soluzione che il corpo di Bernadette possa esser stato trattato con farmaci, anche se non è stata diffusa nessuna voce a riguardo.
2) Il corpo non ha subito trattamenti di alcun genere, per cui è necessario trovare una causa differente: - c’è la possibilità (anche se non ho basi su cui affermare ciò, dato che non possiedo tali conoscenze) che alcuni batteri o microrganismi abbiano mantenuto intatto il corpo nutrendosi degli stessi batteri che avrebbero dovuto decomporre la salma. - può darsi che il terreno della sepoltura avesse delle caratteristiche particolari nella sua composizione. - esiste un’altra causa non meglio identificabile.

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